Abstract: | L’articolo è stato redatto da alcuni studenti del Liceo Classico “Giacomo Zanella” ed è suddiviso in un’introduzione e cinque sezioni. Nell’introduzione si spiega che, tra i rinvenimenti archeologici della zona percorsa dai torrenti Leogra, Livergòn e Timonchio, sono stati considerate solo le fonti risalenti all’età del Ferro e all’età romana. La prima sezione esamina la geologia, l’idrologia e le rocce delle valli del Leogra e dell’Agno. Il secondo, corredato da immagini, approfondisce i metodi di trasporto dell’acqua, a partire da quanto rinvenuto nelle zone di Magrè e Schio: gli acquedotti romani, con il caso dell’acquedotto di Lobia;il timpano;la chiocciola;la pompa aspirante di Ctesibio. Il terzo tratta degli usi a fini agricoli per irrigare i campi, ricavati dalla centuriazione. Sono riportate due piante della centuriazione dell’Alto Vicentino. Il quarto, corredato da immagini di affreschi, tratta degli usi a fini artigianali per la lavorazione della lana. In particolare vengono illustrati: i pesi dei telai verticali;un’iscrizione della corporazione dei centonarii;una fullonica, dove si svolgeva il processo di follatura della lana. Il quinto spiega gli usi dell’acqua connessi al culto e ai suoi poteri evocativi, medicamentosi e alle sue capacità terapeutiche. |